All’Olimpico un Lecce brillante si fa raggiungere e superare nel recupero, un incubo vero e proprio. Il calcio è così, come nella vita, imprevedibile. Primo tempo in equilibrio fra la formazione dello Special One e la squadra di D’Aversa. Dopo due minuti Baschirotto sfiora con una mano il palllone in area leccese ed è rigore: Lukaku sbaglia e si trova di fronte un Falcone super. Il gioco del Lecce si basa sul controllo di Dybala e compagni e sul proporre il suo ficcante gioco sugli esterni. Bene nelle ripartenze, il Lecce si avvicina al gol con Krstovic e Banda. Il primo tempo si chiude con qualche colpo di classe di Dybala ed un Lecce ben ancorato e propositivo. Ritmi molto alti e gioco spettacolare
Secondo tempo più blando ma è il Lecce ad avere più gamba. Krstovic fa un gran lavoro ed in tutti i reparti la squadra di D’Aversa si muove in modo ottimale. Pongracic dalle retrovie si presenta in attacco e rischia di realizzare un gol. Tutto il collettivo funziona e al settantunesimo il Lecce raccoglie il meritato vantaggio: Banda suggerisce per Almqvist, l’esterno leccese di prima intenzione gela l’Olimpico e fa 0-1. A questo punto la svolta in negativo del match: girandola di cambi per il Lecce, entrano Touba, Strefezza, Gallo, Piccoli, Gonzalez per Rafia, Banda, Dorgu, Krstovic e Kaba, il Lecce ha una involuzione. Strefezza sul finale si libera bene come lui sa fare ma vanifica a due passi dalla porta della Roma dimenticando Piccoli che era ben posizionato. In piedi recupero il collasso: Azmoun di testa coglie il suggerimento dalla sinistra di Zalewski e non fallisce, 1-1. Mancano ancora tre minuti di recupero, Touba commette un errore davanti alla difesa, Lukaku ringrazia, difende palla si gira e tira a botta sicura, 2-1 e tutti sotto la doccia. Brutto affare per il Lecce che fino al recupero ha giocato molto bene e ha pagato errori episodici. Resta un profondo rammarico per vedere vista sfumare una vittoria che pareva essere in tasca.