PIERANDREA FANIGLIULO 01-05-2019

Dopo il pareggio del Palermo, atmosfera da promozione diretta, atmosfera surreale per Padova-Lecce. Il Padova di Centurioni, votato al 4-3-3, schiera Minelli; Cappelletti, Andelkovic, Cherubin, Longhi; Lollo, Serena, Pulzetti; Bonazzoli; Mazzocco, Baraye.
Lecce ispirato dal solito 4-3-1-2 mette in campo Vigorito; Meccariello, Lucioni, Marino, Venuti; Majer, Petriccione, Tabanelli; Mancosu; La Mantia, Falco.

Bastano tre minuti a Baraye per trovare il gol della domenica, a farne le spese prima Venuti e lo stesso Vigorito che si vede infilare da posizione defilata sulla destra. 1-0. Per il resto del primo tempo, Baraye semina il panico sempre dalla fascia destra: Marino, Venuti e all’occorrenza Majer si segnalano in fase di contenimento. Il Lecce non punge praticamente mai: Falco e Tabanelli sono troppo esterni e i suggerimenti per La Mantia non sono efficaci. Il Padova è chiamato alla partita della vita per coltivare le ultime speranze del campionato. Nel primo tempo il possesso palla è del Lecce ma non utila a produrre nulla di sostanziale.

Secondo tempo con Bovo al posto di Marino e Palombi per Petriccione. Minuto quarantotto e Mancosu non aggancia sotto porta, la formazione di Liverani sembra aver cambiato atteggiamento. Bonazzoli, per i veneti, innesca il solito Baraye, al minuto cinquantasei corner per i padroni di casa e sugli sviluppi dello stesso Cappelletti di testa sigla il 2-0. Minuto Sessantasei e fa il suo ingresso Haye al posto di Tabanelli. Il Lecce non trova i suoi soliti collegamenti e pur offendendo, non sembra avere varchi utili. La Mantia, caricato dal portire, si procura un calcio di rigore: Mancosu non sbaglia. 2-1. A dieci minuti dal termine entra Longhi per i veneti ed esce Ceccaroni. Miracolo di Vigorito che toglie dai piedi di Baraye il 3-1, dopo un’azione in contropiede.

Ben sette i minuti di recupero ed il Lecce prova gli ultimi assalti: per i giallorossi non c’è stato quel guizzo vincente, neanche dopo aver accorciato le distanze.
Adesso, superata la pausa obbligatoria, appuntamento con l’ultima gara contro lo Spezia e l’imperativo sarà vincere.