Uno spicchio di sole al Via del Mare dopo tanti giorni di pioggia, Corini schiera Gabriel; Adjapong, Lucioni, Dermaku, Zuta; Majer, Tachtsidis, Paganini; Mancosu; Coda, Stepinski. Anche Nesta, per il Frosinone, utilizza il 4-3-1-2 con Bardi; Salvi, Brighenti, Curado, Szyminski; Zampano, Kastanos, Maiello; Rohden; Parzyszek, Novakovich.
Gli ospiti schiacciati nella propria metà campo nei primi dieci minuti, a fatica respingono le soluzioni, in fase offensiva, del Lecce. Minuto tredici ed il Frosinone guadagna un calcio di rigore: Adjapong atterra Parzyszek, il quale si fa trovare al posto giusto dopo una bella ripartenza. Sul dischetto lo stesso attaccante polacco realizza con un potente rasoterra. 0-1, Lecce in svantaggio ed avversari ringalluzziti. Non trovano molti varchi i giocatori del Lecce e la gara, nel complesso è giocata su ritmi alti. Al ventiduesimo Coda di testa prova a farsi largo tra maglie del Frosinone, la sua conclusione è debole.
Salvi impegna, seriamente, Gabriel: il giocatore del Frosinone sferra un tiro al volo nell’area leccese, il Lecce si salva in extremis. Qualche minuto e Novakovich sfiora il raddoppio per la sua squadra, Lucioni e compagni attaccano e contengono insieme. Proprio Lucioni lascia il campo per un lieve infortunio, infiammazione al ginocchio per lui e dentro Meccariello. A due minuti dalla fine della prima frazione, Adjapong fa un colpo da fenomeno, su cross di Mancosu stoppa e tira di sinistro in mezza sforbiciata, gran gol del pareggio, 1-1 ed i giallorossi trovano fiducia al cospetto di un avversario assai ostico.
Il secondo tempo inizia con il pressing giallorosso. Adjapong prova a fare lo scherzetto di nuovo con un sinistro a giro: la sfera finisce di poco sopra l’incrocio.
Doppio cambio nel Lecce, fuori Stepinski e dentro Falco, fuori Paganini e dentro Henderson.
Minuto sessanta ed il capitano, Marco Mancosu, complice il pressing di tutta la formazione giallorossa, interviene in scivolata su Bardi, l’estremo difensore non fa in tempo a rinviare, intervento in anticipo del centrocampista sardo ed è 2-1, un chiaro esempio di grinta, tecnica e tenacia.
Il Frosinone reagisce con Kastanos, molto pericoloso e attivo. Corini, intanto, mette Listkowski per Majer e Calderoni per un acciaccato Dermaku.
Il Frosinone mette Tribuzzi per Parzyszek e fuori Salvi per Beghetto.
Novakovich spaventa Gabriel con un colpo di testa potente, il portiere giallorosso sventa il pericolo.
Anche Kastanos fa posto a Carraro.
Calderoni a dieci minuti dalla fine del match rischia di procurarsi un rigore, ma, il direttore di gara non crede al giocatore leccese, eppure l’intervento falloso appariva evidente.
C’è tempo per Tabanelli e per il suo ingresso da ex. Per i giallorossi giunge la più classica delle beffe: Novakovich si districa bene in una mischia in area leccese e pareggia i conti.
Nel recupero Mancosu prova a portare in vantaggio, nuovamente, il Lecce, però nulla da fare, il risultato rimane inchiodato sul 2-2.
Il Lecce vede, certamente, il bicchiere mezzo vuoto, avrebbe meritato il risultato pieno anche se il Frosinone non ha mai mollato.