PIERANDREA FANIGLIULO 6-04-2019

Eva Gini da ottobre è il volto della Gazzetta dello Sport. Nativa di Magenta ha mosso i primi passi nel mondo del giornalismo su Telelombardia per poi approdare, durante i suoi studi in Lettere Moderne alla Cattolica di Milano durante uno stage extracurriculare, a Sky Sport24. L’1 luglio del 2016 è il giorno del cinquantaseiesimo compleanno di papà Ambrogio che, da tifoso interista, riceve indirettamente un regalo speciale da sua figlia Eva, la quale entra a far parte della squadra di Inter Channel. L’esperienza lavorativa successiva con Mediaset è stata quella che certamente ha segnato e formato maggiormente il suo percorso professionale, con la parentesi dei Mondiali di Russia 2018 a rappresentare il momento più emozionante ed intenso.

Dopo i trascorsi a Mediaset, da quest’anno sei diventata il volto ufficiale della Gazzetta dello Sport, per la quale, tra le altre cose, curi la parte video del sito Gazzetta.it. Giovane bella e brava, da dove viene la passione per il giornalismo sportivo?

Sicuramente mi è stata trasmessa dai miei genitori. Mio papà ha sempre praticato tanto sport e quando ero piccolina mi portava con lui a correre nel parco, a nuotare, giocavamo insieme a pallavolo e spesso anche a calcio. Mia mamma era la parte narrante dei miei genitori. Potevo rimanere ad ascoltare ore e ore le storie che mi raccontava e i classici della letteratura di cui riuscì ad appassionarmi. L’incontro delle loro passioni è  diventato la mia scelta di vita: racconto lo sport.

Il tuo ruolo ti porta ad avere il polso della situazione di tutti gli sport, con un occhio di riguardo per il calcio. In serie A lo scudetto è ormai virtualmente assegnato da mesi, ma la lotta per l’Europa è apertissima a qualsiasi scenario. Secondo il tuo parere, quali saranno le squadre che rappresenteranno l’Italia nella prossima Champions League e nella prossima Europa League?

I verdetti sono rimandati all’ultima giornata di campionato. Credo che gli unici verdetti sui quali non ci siano dubbi siano il primo e secondo posto, che per merito rimarranno di Juventus e Napoli. Il terzo gradino, nonostante un cammino estremamente altalenante, dovrebbe essere dell’Inter di Spalletti. Lazio, Milan e Atalanta si giocheranno l’ultimo posto utile per la prossima Champions, con la certezza comunque dell’Europa League. Oggetto del mistero rimane la Roma che, a fronte di individualità importanti nella propria rosa, sembra non riuscire a venir fuori da questo periodo negativo.  

In serie B invece non c’è la tipica squadra ammazza campionato. Delle squadre coinvolte alla promozione diretta, quale vedi favorita rispetto alle altre?

Il Brescia sembra esser stata costruita per centrare l’obiettivo della promozione diretta potendo contare su giocatori di primo livello per il campionato cadetto. Donnarumma sta facendo un campionato incredibile, forse spinto dalla voglia di riscatto dopo che la scorsa stagione aveva ottenuto sul campo la serie A con l’Empoli, che però ha preferito separarsi dal bomber campano privandolo così della massima serie. Il Palermo nonostante i tanti problemi societari, sembra avere la forza per lasciarseli alle spalle ogni volta che scende in campo. Poi c’è questo Lecce della meraviglie targato Liverani.

Avresti scommesso su un Lecce così competitivo ad agosto?

Onestamente no. Non pensavo che una neo promossa potesse fare un campionato così importante. Sicuramente calciatori del calibro di Lucioni, Mancosu e Falco potevano far alzare l’asticella della semplice salvezza, ma se i giallorossi possono ambire con merito ad una promozione diretta vuol dire che tutto sta girando alla perfezione; questo grazie alle idee di mister Liverani e alla professionalità della società del presidente Sticchi Damiani.

Quali sono i tuoi progetti dal punto di vista professionale?

Al momento non posso svelare nulla, ma c’è una grande novità che bolle in pentola. A fine maggio invece sarò proprio nel Salento, che rivedo con estremo entusiasmo, per una manifestazione importantissima, ma anche su quest’ultima non posso dire di più. Un saluto ai lettori e ai colleghi del Corriere Salentino e de LuLecce.it, ci vedremo presto.

Piez