Damiana Patrimia 03/05/2019

SALENTO – Melendugno perde il vessillo della “Bandiera Blu”, confermate invece
Castro, Otranto e Salve. Tredici in tutto le località pugliesi – tra queste anche la
new entry Maruggio, in provincia di Taranto, con le località Commenda,
Campomarino ed Acqua dolce – che quest’anno potranno vantarsi del
riconoscimento rilasciato dalla Fee (Foundation for Environmental Education) alle
località costiere, che soddisfano criteri di qualità relativi ad acque di balneazione e
servizio offerto, non prescindendo dalla pulizia delle spiagge e degli approdi
turistici.

A balzare subito agli occhi dei salentini, tuttavia, è il mancato riconoscimento al
comune di Melendugno (e quindi di Roca, San Foca, Torre Specchia, Torre
Sant’Andrea e Torre dell’Orso) del vessillo sinora sfoggiato.

Confermate le Bandiere Blu per Otranto (Alimini, Baia dei Turchi, Santo Stefano,
Castellana, Porto Craulo, Madonna dell’Altomare/Idro, Porto Badisco), per Castro
(La Sorgente e Zinzulusa) e per Salve (Marina di Pescoluse, Posto Vecchio e Torre
Pali).

Esprime soddisfazione il Sindaco di Otranto Pierpaolo Cariddi: “Per migliorare
la qualità di un territorio e dei servizi offerti ai residenti e ai tanti turisti che ormai
giungono da ogni parte del mondo, è indispensabile lavorare sinergicamente su
buone pratiche di sviluppo sostenibile”. “Amministrazione e comunità da anni
recuperano e valorizzano i propri beni culturali, i contesti paesaggistici, le
tradizioni, tutti testimoni di una cultura millenaria della nostra terra, valore

assoluto sul quale costruire le azioni di oggi e del futuro”, conclude il primo
cittadino.

“Esprimo amarezza e delusione – scrive su facebook il sindaco di Melendugno
Marco Potì – per la mancata riconferma della Bandiera Blu d’Europa da parte
della Fee al Comune di Melendugno e le sue marine per l’anno 2019. Da 9 anni la
Fee assegna questo importante marchio di qualità a Melendugno per tutto il
sistema ambientale e turistico delle nostre marine. Sin dal 2009 infatti questo
territorio ha intrapreso un percorso, che segue le precise indicazioni e i criteri che
sono di volta in volta dettati da Fee. Dalle prime notizie ricevute, pare sia stato
determinante il non raggiungimento dell’obiettivo minimo di percentuale di
raccolta differenziata del 30%.
Su questo abbiamo avuto un’interlocuzione negli ultimi mesi con la Fee, cercando
di far capire quali sono le criticità del nostro sistema di raccolta dei rifiuti, simili a
quelle di tanti altri Comuni salentini rivieraschi, che come noi non raggiungono,
secondo i dati ufficiali, il 30% di RD. In particolare i problemi di chiusura del ciclo
dei rifiuti e di mancate partenze delle gare di raccolta, spazzamento e trasporto
dei rifiuti solidi urbani, con la raccolta dell’umido differenziato dagli altri rifiuti, su
tutto il territorio, comprese le marine. Per dimostrare concrete azioni di buone
pratiche in questa direzione, ho scritto a FEE dicendo che il Comune di
Melendugno insieme ai 10 comuni dell’ARO Lecce 2, di cui è capofila, ha firmato
proprio all’inizio del 2019, il contratto per il nuovo appalto per il servizio dei rifiuti,
che prevede proprio tutte quelle attività, che permetteranno un incremento rapido
della percentuale di raccolta differenziata.
E proprio nel corso del mese di maggio inizierà il nuovo servizio. Per giungere a
questi fondamentali risultati, ribadisco, occorre tanto lavoro e sacrificio e ciò è
stato fatto, insieme a tante altre azioni concrete e buone pratiche, nel corso del

  1. Abbiamo inoltre ottenuto e appaltato un finanziamento per la realizzazione
    di una compostiera di comunità nella frazione di Borgagne per 150 tonnellate
    all’anno. Abbiamo continuato a distribuire le compostiere domestiche, fatto
    interventi straordinari di pulizia dei siti inquinati del territorio da diverse tipologie
    di rifiuti e continuato con le campagne di educazione ambientale con le scuole e
    con le giornate ecologiche, organizzate in collaborazione con le associazioni.
    Inoltre abbiamo avviato le procedure per la realizzazione di 2 centri comunali di
    raccolta, finanziati per totali 550.000€ da Regione Puglia, che si aggiungono al già
    esistente ecologic point. Ultimo ma non per ultimo, abbiamo richiesto con altri 7

sindaci del circondario, l’individuazione del SIC nell’area di mare antistante
all’abitato di San Foca per la presenza di importanti ed eccezionali habitat Marini
protetti come le scogliere coralligene, cymodocea nodosa e poseidonia oceanica.
Evidentemente tutto questo non è stato ritenuto sufficiente dalla FEE e ci dispiace.
Abbiamo cercato di spiegarlo a chiare lettere, che un percorso irreversibile di
tutela e valorizzazione ambientale è stato intrapreso seriamente, anche perché qui
c’è una comunità e un territorio intero che lotta da anni contro infrastrutture
energetiche impattanti, come il gasdotto TAP, che vogliono deturpare l’ambiente e
svilire la vocazione ambientale, turistica, naturale di questi luoghi.
Tutti gli sforzi che stiamo facendo in questo senso avrebbero forse meritato più
attenzione rispetto alla possibilità di avere una “dispensation case” per le marine
di Melendugno, al pari di quella accordata ad altri territori.
Noi non ci fermiamo, non ci abbattiamo e continueremo, da una parte a
combattere quelle infrastrutture inutili, dannose e pericolose e, dall’altra, a cercare
di migliorare col nuovo servizio dei rifiuti le criticità esistenti, pronti, insieme ai
nostri operatori ed ai nostri concittadini, per queste nuove sfide.
Ci sentiamo ancora più spronati a fare meglio per centrare giustamente e
meritatamente la riconferma di quello che ci spetta, la Bandiera Blu alle Marine di
Melendugno, che hanno acqua pulite e super cristalline; luoghi bellissimi; un
sistema turistico ambientale funzionante; un piano di salvataggio collettivo; un
servizio di mobilità elettrica gratuita lungo la costa informazioni turistiche; pulizia
delle spiagge; spiaggia attrezzata per malati di SLA, unico esempio in Puglia; il
recupero delle acque reflue attraverso la fitodepurazione e tante, tante altre
attività ed eccellenze, come il Porto turistico di San Foca (confermata Bandiera Blu
per approdo anche nel 2019) e l’istituto comprensivo “R. Durante”, anch’esso
insignito del riconoscimento Fee.
Lavoreremo quindi insieme ai nostri operatori, cittadini, scuole, associazioni, come
e più di prima per riavere il riconoscimento Bandiera Blu per il 2020.
“Con enorme soddisfazione annunciamo che anche quest’anno
a Castro sventolerà la Bandiera Blu”,dichiara il Sindaco Luigi Fersini. “Ogni
anno i criteri per l’assegnazione del vessillo sono sempre più stringenti. Dalla
qualità delle acque alla percentuale della raccolta differenziata, passando per le
iniziative in favore dell’ambiente, la nostra comunità si conferma sempre efficiente
nel raggiungimento dei risultati prefissati. Il dossier presentato per la candidatura
è frutto di un anno di lavoro e di programmazione, concreto e lungimirante.
Numerose sono state infatti le iniziative intraprese per elevare gli standard
qualitativi de ‘La perla del Salento’, nella convinzione che la tutela del patrimonio
naturale e l’erogazione dei servizi al cittadino ed al turista, siano di primaria

importanza per la salute e l’economia del paese. Tra gli interventi in questa
direzione, abbiamo appena concluso una rimozione straordinaria di rifiuti
illecitamente abbandonati sul territorio e a breve partiranno i lavori per la
costruzione di un eco–centro e per il dragaggio del porto. Un lavoro intenso e
impegnativo, che porterà risultati concreti per tutti”. 
Gli fa eco Alberto Antonio Capraro, vicesindaco e assessore al
Turismo: “Riconfermare la Bandiera Blu non è scontato, né assegnarla a Castro è
un atto dovuto. C’è dietro un impegno quotidiano, tutto l’anno, che deve
raggiungere obiettivi definiti sulla tutale ambientale e sul turismo sostenibile.
Siamo contenti e siamo certi che tutta Castro, i cittadini, i commercianti, gli
operatori del turismo, stanno esultando con noi. Tutto il comparto turistico potrà
continuare a godere di un importante volano nel mondo, essendo la “Bandiera Blu”
riconosciuta a livello internazionale come garanzia di qualità delle acque e di
eccellenti servizi. La nostra Castro è pronta per una stagione balneare all’altezza
delle esigenze dei turisti, che potranno godere, ancora una volta, di acque
cristalline e di ottima accoglienza.”